Questo genere di attività molto diffusa nei paesi del nord Europa è conosciuta con il nome di “Tagesmutter” che vuol dire “mamma di giorno”.
I nidi famiglia in Italia sono nidi istituiti presso il domicilio di chi chiede l’ autorizzazione e possono ospitare fino ad un massimo di 6 bambini di età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni. In Abruzzo è permesso accogliere fino ad un massimo di 10 bambini.
L’ attività del nido famiglia, nasce come sostegno alternativo per le mamme che lavorano e che non possono lasciare il lavoro ma che al contempo non possono permettersi di pagare le rette (purtroppo troppo salate) dei classici asili nido.
I genitori che decidono di lasciare i propri figli presso un nido famiglia hanno la certezza che l’ educatrice porrà maggiori cure ed attenzioni ai piccoli, appunto per il numero ristretto di iscritti. Un ulteriore punto a favore dei nidi famiglia, è il fatto che l’ ambiente familiare e domestico crea una sorta di protezione dal trauma del distacco tra il bambino e la mamma instaurando nel piccolo una maggiore tranquillità e serenità.
Per aprire un nido famiglia non sono necessari requisiti particolari oltre al classico diploma di maturità, l’attività è facilmente gestibile e viene svolta presso il proprio domicilio. È opportuno chiedere un autorizzazione all’ ASL del proprio comune di residenza per dar modo di verificare le condizioni igieniche e sanitarie della propria abitazione in modo da essere in regola per ospitare dei bambini.
Si devono inoltre comunicare (tramite la compilazione di un apposito modulo) gli orari dell’ attività, la descrizione del servizio ed i progetti educativi rivolti ai bambini. È molto importante ricordarsi che è necessario stipulare un’ assicurazione che tuteli i piccoli e l’ educatrice stessa. I progetti educativi che vanno presentati devono contenere le informazioni sulle attività che si intende svolgere con i bambini. Queste attività devono essere finalizzate all’ apprendimento ed al gioco come ad esempio: pittura, disegno e tutte le varie attività ludico-didattiche finalizzate al gioco ed all’apprendimento.
Oltre al proprio domicilio si possono utilizzare anche appartamenti in affitto, aree comunali o locali parrocchiali. Qualunque sia il locale in uso deve comunque attenersi a dei requisiti minimi obbligatori: i locali devono essere spaziosi ed areati, devono essere puliti e privi di probabili pericoli. Inoltre i locali destinati all’accoglienza dei bambini devono essere di almeno 4 mq a testa. In alcune regioni è richiesto anche uno spazio esterno adiacente all’appartamento o alla casa.
È necessario disporre di un angolo cottura in modo da preparare la pappa ai bambini e di un angolo nanna dove poter coricare i piccoli dopo pranzo.
Gli orari vengono stabiliti tra educatrice e famiglie si va comunque da un minimo di 4 ore ad un massimo di 10. Le rette che si possono chiedere vengono calcolate in base al numero di bambini presenti e vanno da un minimo di 300 ad un massimo di 600 euro al mese. Ogni comune di residenza disponde ad ogni modo di ottime agevolaizoni per le famiglie che lasciano i figli al nido famiglia.
Noi consigliamo…
- POLITICHE FAMIGLIA per scoprire quali sono le agevolazioni per chi intraprende l’ attività del nido famiglia e come vengono aiutati i genitori che vi lasciano i propri figli.
- ASL IN ITALIA per scoprire indirizzi e numeri di telefono dei centri più vicini a voi.