L’ assicurazione auto è ormai da considerarsi una spesa fissa per tutte le famiglie, può essere semestrale o annuale (scegliendo quest’ ultima formula si risparmia sempre qualcosina). Ma sappiamo realmente da cosa si compongono le polizze assicurative e che cosa paghiamo?

Per prima cosa dobbiamo tenere in cosiderazione che, con la liberalizzazione delle tariffe, ogni compagnia assicurativa può applicare il prezzo che ritiene più adeguato, è bene dunque,  effettuare più preventivi di spesa per valutare la migliore assicurazione in base al prezzo. Secondariamente dobbiamo soffermarci sulle clausole limitative che andranno a determinare in larga parte il prezzo finale della polizza assicurativa.

IL MASSIMALE NELLE ASSICURAZIONI

Il primo fattore da tenere in considerazione nella scelta dell’ assicurazione è il massimale, cioè il limite fiscale oltre il quale l’ assicurazione non risponderà e la responsabilità sarà del proprietario (solitamente il conducente). La legge n. 990/1969 impone che il massimale sull’ assicurazione non possa essere inferiore a 774.685,35 euro. La strada più utilizzata dalle assicurazioni di norma è quella di offrire circa 1.549.370,70 di euro (cioè il doppio del minimo stabilito per legge) e in alternativa si può salire a 2.582.284,50 euro. Alcune compagnie assicurative (molto poche) offrono un massimale illimitato ma questo comporta una maggiorazione del premio assicurativo. É bene dunque informarsi su quale massimale ci offre la nostra compagnia e quindi valutare se è realmente necessario spendere di più per avere una soglia più alta di copertura assicurativa. Per le polizze a rischio diverso il massimale non ha vincoli legislativi minimi ma è generalmente stabilito di comune accordo tra le parti alla stipula del contratto d’ assicurazione.

Vediamo di elencare le varie clausole limitative che sono da analizzare al momento della stipula di un contratto assicurativo e che fanno variare sia la copertura assicurativa sia il premio da pagare all’ assicurazione:

LA FANCHIGIA NELLE ASSICURAZIONI

La clausola di franchigia fa si che una parte del danno venga risarcito dall’ assicurato e non dall’ assicurazione (in genere l’ importo ella franchigia è compreso tra i 500 e i 2000 euro). Visto e considerato che una parte del danno sarà a carico dell’ assicurato, la compagnia assicurativa offre uno sconto sulla polizza se vengono applicate franchigia o scoperto. Entrambe le clausole possono essere applicate sia ad una normale polizza RCA che ad una ARD (assicurazione rischio diverso).

Per quanto riguarda i contratti d’ assicurazione a rischio diverso la franchigia si può considerare il valore minimo dal quale parte la copertura assicurativa.

Se il danno ricevuto è inferiore all’ importo di franchigia, l’ assicurazione non rimborserà nulla, se in caso contrario il danno superasse l’ importo di franchigia l’ assicurazione rimborserà l’importo dovuto sottraendo la franchigia.

Esistono sostanzialmente due tipi di franchigia

  • relativa, l’ assicurato deve pagare tutti i danni provocati per il valore pari e / o inferiore all’ importo di franchigia. Nel caso in cui il danno ammontasse ad un importo superiore alla franchigia l’ assicurazione si occuperà della liquidazione del danno nella sua totalità.
  • assoluta, qui la situazione non cambia indipendentemente dal costo del danno, che sia inferiore, superiore o uguale all’ importo di franchigia l’ assicurato dovrà pagare in ogni caso l’ onere della franchigia. Se il danno provocato supera l’ importo di franchigia, l’ assicurazione provvederà a rimborsare il costo totale del danno a cui però l’ assicurato dovrà comunque accomunare l’ importo di franchigia.

LO SCOPERTO NELLE ASSICURAZIONI

Lo scoperto è molto simile alla franchigia (entrambi lasciano una parte del danno a carico dell’ assicurato). La differenza sostanziale è che la franchigia rappresenta un’ importo fisso e prestabilito alla stipula del contratto d’ assicurazione (come già detto varia generalmente dai 500 ai 2000 euro). Lo scoperto invece è una clausola proporzionale (è rappresentato in percentuale) ed è quindi impossibile da determinare prima di aver commesso un danno.

Franchigia e scoperto possono essere applicate anche sulla stessa polizza assicurativa.

CLAUSOLA DI ESCLUSIONE E DIRITTO DI RIVALSA NELLE POLIZZE ASSICURATIVE

Oltre alla franchigia e lo scoperto ci sono altre clausole di esclusione che possono essere applicate ad una polizza assicurativa.

Il diritto di rivalsa di un’ assicurazione si basa essenzialmente su alcuni punti prestabiliti e indicati nel contratto. Gli esempi più comuni delle clausone di esclusione sono: guida in stato di ebrezza o sostanze stupefacenti, guidatore diverso e / o di età inferiore a quella indicata sul contratto, guida senza patente o con patente sospesa / scaduta / revocata, ecc.

É bene ricordare che l’ assicurazione è tenuta a risarcire i danni provocati dal guidatore ma nei casi sopracitati applicherà il diritto di rivalsa e farà dunque gravare le spese di risarcimento del danno sull’ assicurato. Ricordiamoci di valutare se “il gioco vale la candela” e se è conveniente applicare queste clausole a fronte di uno sconto. Valutare a priori se riusciremo a rispettare certamente queste clausole può essere una buon metodo per capire quali possiamo applicare e ottenere dunque uno sconto sulla polizza assicurativa.