Le obbligazioni ovvero titoli di credito (detti anche “prestiti obbligazionari” o “bond”) rappresentano, in quote, una parte del capitale di debito del soggetto che le emette, questo tipo di credito attribuisce al possessore il diritto alla restituzione, ad una certa scadenza, del capitale versato e alla concessione di interessi da riscuotere in date prestabilite e secondo le modalità indicate dai piani di ammortamento. Come oggetto di mercato, l’ obbligazione è tanto acquistabile quanto vendibile.
PERCHE’ VENGONO EMESSE LE OBBLIGAZIONI
Le obbligazioni vengono emesse per reperire il denaro senza affidarsi alle banche, il risparmio è notevole perchè sarà la società emmittente a determinare le percentuali (che risultano inferiori a quelle che dovrebbe pagare ad una banca).
DIFFERENZA TRA OBBLIGAZIONI
I tipi più comuni di obbligazioni si chiamano “titoli di stato” come BOT, CCT, CTZ e BTP. I “titoli di stato” vengono emessi al fine di sanare il debito pubblico.
- BOT o “Buoni Ordinari del Tesoro” ovvero obbligazioni emesse periodicamente dal Ministero dell’ Economia e delle Finanze.
- CCT o “Certificati di Credito del Tesoro” sono titoli a medio lungo termine di durata di 7 anni emessi dallo Stato.
- CCZ o “Certificati del Tesoro Zero Coupon” hanno origine dallo stato e hanno una durata di 24 mesi. Si distinguono dagli altri perché privi di cedole.
- BTP o “Buoni del Tesoro Poliennali” risultano emessi dallo Stato e rappresentano un certificato di debito con scadenza superiore all’anno.
SICUREZZA DELLE OBBLIGAZIONI
Come per tutti gli investimenti finanziari la sicurezza di un investimento obbligazionario non è certa al 100% (vedi crack Cirio e Parmalat, situazione della Grecia). Il rischio di “prestare” del denaro ad una società o ad uno stato è sempre concreto, è bene dunque controllare periodicamente lo “stato di salute” dello stato o azienda in questione. La sicurezza aziendale è controllabile attraverso il rating di agenzie di valutazione dell’ affidabilità creditizia ed è dunque il primo paramentro fondamentale nella scelta di un’ obbligazione. Gli altri due paramentri fondamentali sono sicuramente la durata e la valuta nella quale è stata denominata.
DIFFERENZA TRA AZIONE E OBBLIGAZIONE
A differenza delle azioni, le obbligazioni non rappresentano una parte del capitale sociale ma non sono che dei debiti a carico del soggetto che le emette. Di fatto un obbligazione è un credito che il compratore fa nei confronti dell’ emittente. Alla scadenza del titolo chi ha emesso l’ obbligazione deve restituire il capitale versato dall’investitore e rimborsarlo. Un’obbligazione può durare in genere dai 2 ai 20 anni. Ricordiamo che alcune obbligazioni possono essere convertite e quindi da obbligazionista si passa ad azionista.
Alla scadenza del titolo il compratore deve essere risarcito per il valore nominale, mentre gli interessi vengono pagati regolarmente trimestralmente, semestralmente o annualmente tramite il rilascio di cedole, queste cedole possono poi essere nuovamente reinvestite.
Le obbligazioni possono essere semplici o garantite, nel caso delle garantite esistono garanzie ipotecarie o fideiussioni di redditi e favore degli obbligazionisti.
Un titolo obbligazionario deve sempre riportare le seguenti indicazioni:
- denominazione e oggetto
- sede della società
- capitale sociale versato e capitale esistente al momento dell’ emissione
- data della deliberazione dell’ assemblea e iscrizione al registro
- ammontare complessivo delle obbligazioni emesse e valore nominale di ognuna
- garanzie e le modalità di rimborso
Nota bene: agli interessi maturati va tolto il 12,50% nel caso di titoli di stato e il 20% per gli altri titoli.