La crisi è la protagonista degli ultimi mesi ma è in momenti come questi che la pianificazione e la progettualità consentono a molti settori di ripartire e costruire i successi del futuro. Anche nel mercato immobiliare, probabilmente uno dei più colpiti dalla regressione, si guarda avanti facendo leva sull’ecosostenibilità e le città del domani.
Il futuro sarà caratterizzato da regolamenti edilizi sempre più severi in materia di efficienza e sostenibilità. Proprio per questo le filiere dei materiali innovativi maturano e l’edilizia sostenibile diventa sempre meno cara rispetto all’edilizia tradizionale.
Vivere in immobili sostenibili significa migliorare la propria qualità della vita e risparmiare senza rinunciare ai comfort.
Il risparmio è legato alle bollette meno care dovuto al consumo energetico minore di una casa in classe A o A+. A fare la differenza tra gli altri elementi vi sono gli impianti di alta efficienza energetica, la ventilazione meccanica controllata e l’isolamento termico dell’involucro edilizio.
L’isolamento termico è molto importante perché riduce gli scambi termici tra l’interno e l’esterno e pertanto permette di non disperdere il calore in inverno e di non surriscaldare gli edifici in estate. Tutto questo si traduce in un minor consumo di combustile (in inverno) e di elettricità (in estate). In una casa ad alta efficienza energetica anche gli impianti devono essere energeticamente molto efficienti e molto spesso questi edifici producono più energie di quella che consumano. Sono edifici, infatti, che sono dotati di impianti che utilizzano le energie rinnovabili.
È stata stimata intorno al 30% la riduzione dei consumi di energia in una casa ad alta efficienza energetica. Questi dati si traducono in un risparmio per coloro che abitano l’edificio (proprietario o affittuario) e in un ridotto rischio di deprezzamento qualora venisse venduto.
Certamente, non sono trascurabili i vantaggi che si ottengono in termini di salute e produttività di chi vive o lavora negli edifici classe A o A+. È stato dimostrato, infatti, che negli edifici costruiti rispettando determinati criteri aumenta il benessere fisico.
L’importanza di questa tipologia di immobili si sta diffondendo, ma sarebbe ancora meglio se questi edifici venissero inseriti in un contesto sempre più sostenibile. Il benessere degli abitanti, infatti, aumenterebbe se il concetto e le pratiche green fossero allargate al quartiere e alla città.
E’ quello che sta avvenendo ad esempio nel centro Italia, a Porto Potenza Picena, dove il progetto Ecocittà mira a modificare il volto della cittadina marchigiana fornendo un modello di vivere sostenibile.
Il nuovo quartiere sorgerà al posto di li dove c’era un’area industriale abbandonata e prevede un impegno economico di 100 milioni di euro frutto di un investimento del Fondo Immobiliare Ecocittà formato da investitori italiani e stranieri e gestito dalla Sgr Namira.
Il progetto Ecocittà prevede alloggi per circa 500 famiglie e con unità abitative di diversa metratura, dai bilocali in vendita a partire da 113.000€ ai quadrilocali alle villette di prestigio. Tutti gli edifici avranno standard di isolamento termico elevati grazie anche ai piccoli ma significativi accorgimenti, come i rivestimenti sulla facciata che ombreggiano evitando il caldo estivo.
Oltre agli alloggi caratterizzati dalla classe energetica A e A+, l’autosufficienza e l’ecosostenibilità del quartiere sarà garantita dalla presenza di grandi aree verdi, parcheggi, piste ciclabili, servizi e piazze.
Per quanto riguarda le abitazioni nella fase attuale la Generale Costruzioni di Castelfidardo sta lavorando su tre lotti, di cui uno a completa funzione residenziale mentre due ad indirizzo promiscuo, con unità abitative e commerciali. Il termine per la realizzazione di questi lotti era fissato per il primo semestre del 2014 mentre il progetto è stato realizzato da poco.